Il professor Filippo Piccinini, docente dell’Università di Bologna e ricercatore presso l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) IRCCS, è stato inserito nel prestigioso elenco del 2% dei ricercatori più influenti al mondo, stilato dalla Stanford University.
Un riconoscimento che conferma l’eccellenza della ricerca italiana e premia la qualità e l’impatto del lavoro scientifico condotto negli anni dal professor Piccinini, le cui pubblicazioni si collocano ai vertici delle citazioni internazionali.
Le sue competenze, che spaziano dalla bioinformatica all’imaging digitale fino all’oncologia sperimentale, rappresentano un ponte essenziale tra discipline diverse, capace di unire linguaggi e metodologie complementari. Questa visione interdisciplinare costituisce uno dei pilastri della missione dell’IRST IRCCS, dove la ricerca tecnologica e quella biomedica si incontrano per sviluppare nuovi strumenti di diagnosi e terapia a beneficio dei pazienti.
“Questo risultato è il frutto di un lavoro collettivo e della collaborazione virtuosa tra Università e IRST,” spiega Piccinini. “La ricerca di oggi richiede di guardare oltre i confini disciplinari: solo così possiamo trasformare i dati e le immagini in conoscenza utile per la medicina di domani.”
L’inclusione tra i migliori scienziati al mondo non rappresenta solo un traguardo personale, ma anche un riconoscimento al valore della ricerca traslazionale e collaborativa che caratterizza la Romagna e la comunità scientifica dell’Alma Mater.
Un risultato che testimonia come l’eccellenza scientifica possa nascere dall’incontro tra competenze, passione e innovazione, rafforzando il ruolo dell’Università di Bologna e dell’IRST IRCCS nel panorama internazionale della ricerca oncologica.