Quattro Maestri, una stessa Scuola

Quattro Maestri, una stessa Scuola

Il Dipartimento ha salutato i professori Borghi, Brunocilla, Lima e Poggioli alla presenza dei quattro Magnifici Rettori, in un simbolico incontro tra generazioni e valori della medicina bolognese

Pubblicato: 31 ottobre 2025 | Premi e riconoscimenti

In apertura del Consiglio del 30 ottobre 2025, il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC) ha voluto dedicare un momento di saluto ai professori Claudio Borghi, Eugenio Brunocilla, Mario Lima e Gilberto Poggioli, docenti di prossima quiescenza. Un gesto di riconoscenza verso quattro Maestri che, attraverso decenni di clinica e di didattica, hanno fatto della medicina un servizio alla comunità accademica e civile.

In Consiglio erano presenti i quattro Magnifici Rettori che hanno guidato l’Ateneo dal 1985 ad oggi — Fabio Roversi Monaco, Ivano Dionigi, Francesco Ubertini e Giovanni Molari — a testimonianza della continuità di una stessa Scuola che unisce generazioni e valori.

In apertura, il Direttore del Dipartimento prof. Gianandrea Pasquinelli ha ricordato il senso più alto della professione medica:

“Nell’amore per l’arte della medicina, c'è amore per l'umanità”.
Un pensiero che — ha aggiunto — trova piena incarnazione nei percorsi accademici dei quattro professori, fatti di studio, responsabilità e servizio:
“Non solo studiosi, ma Maestri nel significato più alto del termine, coloro che indicano una via possibile, con l'agire prima ancora che con la parola. Come scriveva Seneca: non per noi soltanto siamo nati, una parte di noi appartiene agli altri”.

Le parole dei Maestri

Prof. Claudio Borghi
Ha trasformato il commiato in un’etica del progresso condiviso: “L’importante è aver spostato un pochino avanti il tempo e lo spazio, offrendo ai più giovani opportunità nuove”.
Tra Popper e pallavolo, ha ricordato che nello sport come nella ricerca “o si vince o si impara”.
Un pensiero anche per i maestri, i colleghi e gli studenti: “Se, dopo aver avuto un potere decisionale, quando qualcuno ti incontra per strada non cambia marciapiede, allora hai fatto bene il tuo percorso”.

Prof. Eugenio Brunocilla
Ha ripercorso quasi cinquant’anni di carriera iniziati alla Clinica Urologica del prof. Martelli, fino a guidare una scuola riconosciuta a livello internazionale.
Con le parole di Confucio — “Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita” — ha affidato ai giovani il suo messaggio più profondo:

“Ricercate l’indipendenza intellettuale, siate capaci, esigenti, ma soprattutto onesti. Condividete i dubbi: sarà la vostra professionalità a rendervi liberi”.

Prof. Mario Lima
Visibilmente emozionato, ha definito l’università “una splendida avventura”, segnata dai maestri e dai pazienti:

“La prima cosa che deve fare un medico è chiedere scusa ai pazienti”.
E ha aggiunto: “Ognuno di noi sarà ricordato non per quello che ha fatto, ma per quello che ha lasciato”.

Prof. Gilberto Poggioli
Con tono poetico, ha citato Pasolini:

“Insegnare è condividere, dare e prendere amore”.
Ha ricordato i propri maestri, tra cui i chirurghi Gherardo Forni e Bartolo Nigrisoli, sottolineando che il vero segno del Maestro è lasciare allievi che sanno fare.
Ha concluso con parole di commiato intense:
“Io son giunto alla disperazione calma… Scendo. Buon proseguimento”.

La Direttrice Generale del Policlinico Sant’Orsola IRCCS, Chiara Gibertoni, ha espresso “affetto e stima per questi giganti, guida per il futuro del Dipartimento” ed ha sottolineato il valore del legame tra ricerca e cura: “Avete contribuito a garantire una sanità di qualità, una sanità ricca per tutti”.

I quattro Rettori Il Magnifico Rettore in carica, prof. Giovanni Molari, ha ricordato l’impronta lasciata da ciascuno di loro sull’Ateneo e sulla Scuola medica bolognese e ha concluso: “L’Ateneo vi è grato: la vostra eredità rafforza la scuola e gli studenti, cuore della nostra missione”.

Uno scatto ha fissato l’istante: quattro Maestri accanto ai quattro Magnifici, un simbolo potente di continuità e rinnovamento, di una stessa Scuola che si tramanda attraverso l’esempio e il servizio.

Prof. Gianandrea Pasquinelli, Direttore DIMEC
“Maestri nel significato più alto del termine: il vostro esempio continuerà a educare la nostra comunità”.