Presentazione

Storia

Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC) nasce il primo Gennaio 2023 dall’unione del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale (DIMES) e il precedente Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche.

Entrambi i Dipartimenti erano già stati frutto di un processo di fusione attuato nel 2012 per il contributo di numerosi Docenti, Ricercatori e personale Tecnico - Amministrativo precedentemente afferenti a vari Dipartimenti della allora Facoltà di Medicina e Chirurgia. Principio ispiratore era anche allora la volontà di favorire l'integrazione e la cooperazione tra i diversi gruppi di ricerca sia di area clinica che di area biomedica contribuendo ad identificare tematiche comuni di particolare rilevanza scientifica.

Il Nuovo DIMEC ha una storia che parte da lontano, e la sua nascita ha ora dato vita al più vasto Dipartimento in ambito sanitario dell’Università italiana: una struttura imponente per dimensioni, produzione scientifica ed eccellenza clinica che integra tutti gli aspetti della ricerca in ambito biomedico e traslazionale.

Mission

Il Nuovo DIMEC ha l’obiettivo di confermarsi leader europeo per la ricerca biomedica e traslazionale includendo i diversi aspetti di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, nonché per la formazione in tali ambiti. Il centro nevralgico delle attività di ricerca, formazione e assistenza dei Docenti del Nuovo DIMEC è il Policlinico di S.Orsola ed è in rapido ampliamento l’attività presso l’AUSL della Romagna.

Le Aree Disciplinari del Nuovo DIMEC sono:

- Area della medicina interna e delle medicine specialistiche

- Area della chirurgia generale e delle chirurgie specialistiche

- Area della salute della donna e del bambino

- Area delle medicine diagnostiche

- Area della medicina traslazionale

- Area della sanità pubblica

Vision

La vision del Nuovo DIMEC è riassunta dalla dichiarazione del Magnifico Rettore, Prof Giovanni Molari:

"La volontà di dare vita a un Dipartimento simile testimonia la consapevolezza della complessità delle sfide che le Università e i centri di ricerca pubblici devono affrontare nella ricerca biomedica e clinica, sfide che spingono a unire le migliori energie e a cercare collaborazioni istituzionali forti”.

In breve, l’obiettivo focale è l’ottenere una sinergia tra attività assistenziali, di ricerca e formazione, con politiche di investimenti anche in infrastrutture di ricerca per grandi ambiti volte ad obiettivi ambiziosi e a lungo termine con impatto nello scenario italiano ed europeo. Per ottenere tali obiettivi è strategica la collaborazione con le altre articolazioni dell’Università di Bologna e con gli stakeholders in ambito socio-sanitario: la Regione Emilia Romagna, l’IRCCS AOU di Bologna Policlinico di Sant’Orsola, l’AUSL di Bologna e della Romagna e le Associazioni dei Pazienti.