Una recente ricerca condotta all’Università di Bologna, con il contributo tra gli altri della professoressa Antonella Marangoni e del professor Claudio Foschi, docenti di Microbiologia e Microbiologia Clinica, ha rivelato un legame diretto tra alimentazione e composizione della flora vaginale. Lo studio evidenzia come alcune abitudini alimentari possano favorire o compromettere l’equilibrio del microbiota vaginale.
1. La dieta influisce sulla flora vaginale
I macronutrienti che assumiamo (carboidrati, grassi, proteine) condizionano la composizione batterica della vagina. Mantenere una flora sana è essenziale per prevenire quadri patologici come la vaginosi batterica o quelle fungine.
2. Carne rossa e alcol aumentano il rischio di disbiosi
Elevati consumi di proteine animali (soprattutto da carne rossa e processata) e alcol sono stati associati a uno squilibrio della flora vaginale, con prevalenza di batteri come Gardnerella vaginalis, tipici della vaginosi.
3. Fibre, omega-3 e proteine vegetali fanno bene all’intimo
Un’alimentazione ricca di fibre, amido, proteine vegetali e acidi grassi omega-3 (come quelli contenuti in semi e frutta secca) è legata a una flora vaginale più stabile e protettiva, dominata da Lactobacillus crispatus.
4. Prevenzione e benessere femminile
Lo studio apre nuove strade per la prevenzione delle dei quadri patologici vaginali, soprattutto nelle donne soggette a recidive o in fase di gravidanza. L’alimentazione si conferma così un pilastro anche della salute intima.