LIVERHOPE: uno studio europeo sulla Cirrosi con il contributo del DIMEC

LIVERHOPE: uno studio europeo sulla Cirrosi con il contributo del DIMEC

Abbiamo partecipato ad un importante studio internazionale, finanziato dal Programma Europeo Horizon2020, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA

Pubblicato: 10 febbraio 2025 | Innovazione e ricerca

Il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Paolo Caraceni del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche ha recentemente preso parte a un progetto europeo di grande rilievo, che ha esaminato l'efficacia della combinazione di Simvastatina e Rifaximina nel trattamento dei pazienti con cirrosi epatica scompensata. Lo studio, coordinato dai ricercatori della Liver Unit del Hospital Clinic di Barcellona, ha coinvolto oltre 230 pazienti seguiti presso 14 Centri in 9 Paesi europei e ha rappresentato un passo importante nella ricerca sulle malattie epatiche croniche, in particolare sul trattamento e la prevenzione delle complicanze della cirrosi. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale JAMA (Journal of the American Medical Association).

Il Contesto della Ricerca

La cirrosi epatica è una condizione progressiva e debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. L'insufficienza epatica, evoluzione finale della malattia, si accompagna a gravi e severe complicanze, fino al decesso. Nonostante significativi avanzamenti negli ultimi decenni, trattamenti realmente efficaci nel prevenire l’evoluzione della malattia negli stadi più avanzati sono limitati. Il Progetto LIVERHOPE ha esplorato la possibilità di combinare due farmaci già noti e di ampio impiego: la Rifaximina, un antibiotico non assorbibile in grado di modulare il microbiota intestinale e impiegato nella prevenzione delle recidive di encefalopatia epatica, e la Simvastatina, efficace nel controllo dei livelli di colesterolo e nella prevenzione cardiovascolare. Entrambi i farmaci hanno un teorico potenziale nel ridurre l’infiammazione sistemica e contrastare la progressione della cirrosi.

Lo studio

Lo studio clinico randomizzato e controllato, condotto tra il 2019 e il 2022, ha arruolato 237 pazienti con cirrosi epatica scompensata, divisi in due gruppi: uno trattato con la combinazione di Simvastatina (20 mg/die) e Rifaximina (1200 mg/die), l'altro con un placebo, per 12 mesi totali. L’obiettivo principale era quello di valutare se questa combinazione fosse in grado di ridurre l’incidenza di episodi di insufficienza epatica acuta su cronica (ACLF). Tra gli obiettivi secondari erano inclusi: la prevenzione di eventi clinici come lo scompenso ascitico, l’encefalopatia epatica e le emorragie digestive, la necessità di trapianto di fegato, e il rischio di morte.

I Risultati

L’analisi dei dati non ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda gli eventi considerati, consentendo di concludere che la combinazione di Rifaximina e Simvastatina, in aggiunta alla terapia medica standard, non modifica il decorso clinico in pazienti con cirrosi epatica scompensata.

Questo non significa che i farmaci studiati siano inefficaci nei contesti clinici per i quali sono attualmente indicati (e non devono essere interrotti nei pazienti che già li assumono).

Sebbene con un risultato tecnicamente negativo, il progetto ha contribuito a una comprensione più profonda dei meccanismi alla base della cirrosi scompensata e fornisce importanti informazioni per le future indicazioni sul trattamento delle fasi più avanzate di questa malattia.

Il nostro ruolo

Al Progetto hanno preso parte il Dott. Giacomo Zaccherini e il team di ricerca dell’U.O. Semeiotica Medica, Malattie del Fegato e Alcol-relate diretta dal Prof. Paolo Caraceni. Il gruppo ha contribuito significativamente alla realizzazione di questo e altri studi già pubblicati nei 6 anni di attività del consorzio europeo di ricerca “LIVERHOPE”. L’esperienza clinica e di ricerca maturate hanno consolidato il ruolo congiunto del DIMEC e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna come Centro di eccellenza nella cura delle malattie di fegato.

Per maggiori informazioni sul Consorzio europeo LIVERHOPE: https://www.liverhopeh2020.eu/index_it

Studio completo sul sito ufficiale di JAMA: https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2829933