Centro di studio e ricerca per il trattamento multidisciplinare dell'uso inadeguato di alcol "G. Fontana"

Il CSR Centro per lo studio e il trattamento multidisciplinare dell'uso inadeguato di alcol "G. Fontana" nasce, per puri scopi scientifici e culturali per raggruppare tutti quei ricercatori che nell’ambito del DIMEC si occupano di problematiche alcol-relate al fine di formare un gruppo in grado di affrontare gli aspetti scientifici e culturali trasversali dell’abuso alcolico.

Gli scopi scientifici, raggiungibili solamente con un approccio multidisciplinare, nell'ambito di questo CSR sono:

  • La creazione di database che permettano lo sviluppo di studi osservazionali multidisciplinari consentendo di raccogliere informazioni sui pazienti, in un unico data base integrato, al fine di osservare l’evoluzione delle manifestazioni cliniche dell’alcol dipendenza e la risposta ai vari
    tentativi di disassuefazione.
  • Studio dell’interazione tra genotipo e fenotipo del paziente con abuso cronico di alcol al fine di studiare come le alterazioni dei geni coinvolti nella genesi del danno indotto dall'alcol possano associarsi a determinate manifestazioni cliniche sia internistiche che psichiatriche. In particolare questo tipi di studi presenta problematiche scientifiche, legali ed etiche meritevoli di una profonda riflessione multidisciplinare.
  • Lo studio delle alterazioni della farmacocinetica indotte dall'alcol: L'invecchiamento della popolazione comporterà un incremento del numero di soggetti con patologia alcol indotta ed insufficienza d'organo. In questi pazienti, ed in particolare in quelli con insufficienza renale ed epatica, alcuni farmaci anticraving sono utilizzabili con difficoltà per aumentato rischio di effetti collaterali. L'integrazione multidisciplinare può favorire la messa a punto di sistemi (ad esempio
    testistica, valutazione delle concentrazioni sieriche dei farmaci) che permettano di monitorizzare o prevedere gli effetti collaterali di queste molecole al fine di ottimizzarne la posologia.
  • La messa a punto di innovativi marcatori di abuso alcolico per poter comprendere quali pazienti effettivamente consumino una quantità di alcol che, anche se non avvertita come problematica, possa essere sufficiente a creare danno. Questi marcatori possono avere ricadute molto interessanti anche in medicina legale, l'integrazione tra gruppi di ricerca del DIMEC può portare ad aumentare l'efficienza della ricerca di laboratorio ottimizzando le risorse economiche impiegate.
  • Valutazione dell’associazione tra assunzione dell’alcol e stress. L'alcol è spesso consumato per alleviare lo stress, ma le motivazioni e il decorso temporale del consumo di alcol indotto da stress non sono stati delucidati. Studi preclinici possono aiutare a far luce su questi fattori. Il consumo di alcol indotto da stress è età-dipendente, ha un carico genetico elevato, e molteplici studi preclinici fanno presupporre che i meccanismi alla base di questo comportamento possono essere ricondotti a una interazione dei sistemi centrali che regolano lo stress e la ricompensa. In particolare, i glucocorticoidi, che agiscono nel nucleus accumbens, sono importanti mediatori di questa assunzione di alcol indotta da stress. Inoltre, una maggiore attivazione dell'ormone rilasciante la corticotropina sistema a livello dell'amigdala sembra mediare la ricaduta nell’alcolismo indotta da stress.
  • Lo studio delle condizioni cliniche croniche che possono associarsi all’abuso alcolico, il problema della cronicità può creare condizioni che possono favorire il consumo d'alcol, come la depressione secondaria alla patologia ed il dolore cronico. Tali aspetti sono ancora poco valutati anche se molto probabilmente sono legati allo stress. Il CSR proposto potrebbe essere l'ambiente per aumentare le conoscenze anche su queste tematiche.


SCOPI CULTURALI

I proponenti ritengono che tale CSR possa avere importanti finalità culturali e pedagogiche, studiando la relazione tra aspetti culturali e diffusione di modalità di assunzione di bevande alcoliche, che favoriscono il danno.
Questi aspetti possono essere anche di interesse per l'opinione pubblica ed in questo contesto il CSR proposto può essere un luogo in cui riflettere anche su strategie e  progetti per comunicare più chiaramente quali siano i danni alcol indotti, sensibilizzando l’opinione pubblica ad un atteggiamento maggiormente responsabile nei confronti del uso di bevande alcoliche. Questi contenuti possono essere alla base di progetti didattici in questo specifico ambito.

Responsabile

TEAM

Paolo Caraceni

Professore ordinario

Susi Pelotti

Professoressa ordinaria

Roberto Rimondini Giorgini

Professore associato

Ilaria Tarricone

Professoressa associata

Collaborazioni

Prof. Mauro Bernardi, Professore a Contratto, Università di Bologna;

Dott. Fabio Caputo, Ricercatore a tempo determinato B, Università di Ferrara;

Dott. Raimondo Pavarin, DIrettore dell'Osservatorio epidemiologico, AUSL Bologna