Centro di studio e di ricerca sull'invecchiamento

Il CSR sulla Medicina dell’Invecchiamento si propone di raggruppare tutti quei ricercatori che nell’ambito del DIMEC si occupano di problematiche collegate alla fisiopatologia e cura delle malattie dell’invecchiamento al fine di formare un gruppo in grado di affrontare gli aspetti scientifici e didattici collegati a questa tematica.

Il concetto di fragilità si riferisce ad una condizione di estrema instabilità omeostatica che mette l’anziano a rischio di gravi complicanze, perdita dell’autosufficienza, istituzionalizzazione e morte anche per eventi di per sé di modesta entità. Nei confronti dell’anziano, la medicina geriatrica propone una originale metodologia di valutazione, la cosiddetta valutazione multidimensionale (VMD), basata sulla multidisciplinarietà, il cui obiettivo è la predisposizione di percorsi diagnostici e assistenziali diversificati a seconda del grado di fragilità del singolo paziente.

Tali percorsi consentono di conseguire quella personalizzazione dei trattamenti sanitari che, nella medicina geriatrica, si rende necessaria a causa dell’estrema eterogeneità dei processi di invecchiamento e della complessità gestionale che l’insorgere di una patologia acuta o la riacutizzazione di una patologia cronica può determinare in pazienti anziani fragili con molteplici patologie pre-esistenti (multi morbilità) e conseguente necessità di multipli trattamenti farmacologici (polifarmacologia). La finalità ultima della VMD è il miglioramento delle cure fornite ai pazienti anziani, specialmente quelli ad alto livello di complessità (fragilità, comorbilità, polifarmacologia), anche in termini di una corretta valutazione del rapporto rischio/beneficio per le procedure terapeutiche e diagnostiche ad alto costo, per una migliore allocazione delle risorse economiche. 


SCOPI SCIENTIFICI

Gli scopi scientifici del CSR, raggiungibili solamente con un approccio multidisciplinare, sono:

  • La messa a punto di criteri operativi per la stratificazione dei pazienti anziani secondo categorie di rischio che tengano conto di come fragilità, comorbilità e polifarmacologia possono modificare il rapporto rischio/beneficio di singoli interventi e/o percorsi.
  • Il coordinamento di studi clinici sull’applicazione del modello multidimensionale geriatrico al campo dell’oncogeriatria, con particolare riferimento al campo della chirurgia al fine di creare percorsi terapeutici personalizzati per l’anziano affetto da patologia neoplastica che sfruttino al meglio la rete dei servizi sanitari, sia ospedalieri che territoriali.
  • Il coordinamento di studi clinici sull’applicazione del modello multidimensionale geriatrico al campo del trattamento antibiotico delle malattie infettive, al fine di creare protocolli terapeutici che ottimizzino l’efficacia dei trattamenti, riducendo nel contempo il rischio di eventi avversi e l’insorgenza di farmaco resistenze.
  • Il coordinamento di studi osservazionali aventi come obiettivo l’identificazione di fattori prognostici specifici per gli anziani affetti da stroke ischemico ed emorragico. Infatti, pur rappresentando numericamente il segmento di popolazione a più elevato rischio di stroke e di
    complicanze avverse, gli anziani, in special modo gli ultraottantenni, non dispongono ad oggi di linee guida terapeutiche dedicate che tengano conto delle loro peculiarità.
  • Lo sviluppo di protocolli di ricerca collaborativi per verificare l’applicabilità, nei pazienti anziani con patologia respiratoria e cardiaca acuta, di metodiche diagnostiche a basso costo e bassa invasività (ecografia toracica) come alternativa alla diagnostica radiologica tradizionale.
  • Il coordinamento di studi osservazionali aventi come obiettivo l’identificazione di fattori prognostici specifici per gli anziani affetti da frattura di femore. La numerosità della casistica, la pericolosità dell’evento e l’elevato numero di complicanze richiedono valutazioni multidimensionali in grado di migliorare i percorsi clinico-assistenziali ed indagare le problematiche di continuità fra ospedale e territorio nelle sue diverse forme e articolazioni.
  • il coordinamento di studi farmacoepidemiologici per approfondire la tematica della polifarmacoterapia e delle sue ricadute nella popolazione anziana, nonché una più puntuale valutazione del rapporto beneficio/rischio alla luce elle reazioni avverse che si osservano specificatamente nell’età avanzata.
  • valutazione di variabili ottenute con tecniche "omiche" per lo studio sia dell'invecchiamento in salute sia in malattia (malattie cardiovascolari e respiratorie, fragilità, etc) con approccio multidimensionale. Fra gli scopi: (a) caratterizzazione dei diversi fenotipi di invecchiamento con l'identificazione di biomarcatori (ad esempio genetici, epigenetici, metabolomici, glicomici) capaci di distinguere tra età cronologica ed età biologica e tra invecchiamento in salute e invecchiamento con malattia(e);  (b) caratterizzazione metagenomica, filogenetica e funzionale, del microbioma intestinale dell’anziano, per modularne l’impatto sullo stato metabolico e infiammatorio dell’ospite mediante strategie nutrizionali mirate.
  • e) La creazione di database integrati disponibili per ulteriori studi osservazionali multidisciplinari sulle patologie acute e croniche dell’anziano e la identificazione di predittori di fragilità. Per la ricerca di base sulla fisiopatologia dell’invecchiamento, sono già disponibili per la 3 condivisione multidisciplinare due ampi database relativi a studi prospettici di popolazione residente a domicilio in due comuni dell’Emilia Romagna (“Studio Pianoro: il Movimento è Vita” [responsabile Prof. Zoli] e “Conselice Study of Brain Ageing” [responsabile Dott.ssa Forti]). In entrambi gli studi, le informazioni sono state raccolte ispirandosi ai principi della VMD e sono disponibili banche di campioni ematici congelati.

Il CSR si propone di sviluppare protocolli di ricerca condivisi e collaborativi su questi temi, di presentare i risultati a congressi di società scientifiche nazionali ed internazionali e di pubblicare i risultati ottenuti su riviste scientifiche internazionali.
Inoltre il Centro si propone come punto di riferimento per la formazione scientifica e di ricerca dei giovani interessati agli ambiti sviluppati e di promuovere opportunità di ricerca tramite il fund raising ed il finanziamento di assegni di ricerca.

Responsabile

TEAM

Patrizia Brigidi

Professoressa ordinaria

Miriam Capri

Professoressa associata

Paolo Chiari

Professore Alma Mater

Fabrizio De Ponti

Professore ordinario

Antonio Muscari

Professore Alma Mater

Elisabetta Poluzzi

Professoressa associata

Marco Zoli

Professore emerito

Collaborazioni

Dott.ssa Sofia Burato, Assegnista di ricerca;

Dott. Salvatore Collura, Dottorando;

Dott.ssa Elisa Fabbri, Dottorando;

Dott. Luca Vizioli, Assegnista di Ricerca;

Dott. Claudio Franceschi, Professore Alma Mater (DIMES)